
Nel mulinar la voce
acque empie,
Cassandra vaticinio
la giugulare alchemica
dette respiro
al varco sguardo
a ponti levatoi
l’arciere invase
uno , due , tre schiocchi
e poi sorti
incespicarono esodi
d’ Atene e Nettuno
sulla lingua cieca
di un cantore questuante.
sposa desiderosa, inquieta
attendi il principe
fremente solo all’idea…
è la pazienza la tua freccia
e teso è l’arco. Schioccherà
e sarà esplosione. Gioia
sono ritornato alla culla
e pieno è l’animo
eil profumo dei giorni migliori
mi ha rigenerato
nei giochi semplici
di sensazioni aride, lasciate
e perdute
posso scrivere versi
dalla verità cercando
e frugando
e trovando
ricordi,sul fruscio
di ciglia
per svegliarmi
dentro pupille
di sogni.
letto mio messaggio?
ciao
Letto oggi.
baci baci iry
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