• In copertina

    Disegno originale(acquerello,china, cera) di Concetta Nigero

    ORME 2007 (collana di poesia) autore Immacolata Cassalia

    A cura dell’Associazione Culturale Onlus Belmoro

    NOTIZIE BIO-BIBLIOGRAFICHE

    Nasce il 10 giugno1950 a Reggio Calabria, ove risiede. Opera nel volontariato, con l’Associazione Anffas Onlus come consigliera con delega A.B.A. ( Abbattimento delle barriere architettoniche) e di Fund Raising.Relatore per il comitato dei genitori per il diritto alla mobilità al convegno:”Quando la voce non arriva” pubblicato sul web Infocity, delegata dalla Fish Regionale(Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) come relatore al convegno sull’Abbattimento delle Barriere Architettoniche. È consulente associativo. Fa parte della redazione del settimanale “Reggio Quartieri”. Ha esordito con la poesia : Io e Me

    Presentata al Centro Culturale Colacrisi :” Premio Sambatello” ricevendo un attestato di merito.

    Nota Critica

    L’autrice, con dolci versi, registra con attenta riflessione il fenomeno della vita, con la consapevolezza che ogni cosa, ogni evento, non debbano essere lasciati al caso, ma nell’accettazione dell’esistenza che amara, Immacolata Cassalia trova la forza del sorriso. È inutile fuggire, suggerisce l’Autrice, dagli aspetti più vari del quotidiano, perché essi rappresentano il canovaccio di una acquisita serenità.

    Prof. Teresa Calafiore

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  • Introduzione

    La poesia non sfiora l’esistenza del poeta, la conquista, la domina, l’assorbe, per sempre. Di ambigua identità: è una pioggia di note di piano, un intreccio di profumi, un contrasto dolorante di emozioni? Soprattutto è il poeta, è ciò che di sé stesso dice, rinascendo parole per secoli masticate. È Catullo:la sua musica, passione, dolore di altri che ha trafitto il suo spirito, la sua poesia. Poeta moderno in un mondo antico, egli è l’emblema di tutti coloro che la poesia soggioga, rendendoli suoi figli, schiavi,amanti. Ben oltre la morte,se è lecito pensarlo.

    Annalisa Locatelli

    Dal mio scrigno – Immacolata Cassalia

    Silloge di poesia presentata al Palazzo Regionale della Calabria dalla Associazione Culturale Onlus “Belmoro” aprile 2007, con il patrocinio Regionale, in presenza di autorità locali, associazioni culturali, associazioni di volontariato e televisioni locali.

     Presentazione Prof. Teresa Calafiore, Relatore la Prof  Francesca Neri,coordinatore del dibattito “Poesia Contemporanea”  Prof Annalisa Locatelli, con la partecipazione dell’Autore Immacolata Cassalia

    Dedica

    A Nando
    compagno della mia vita
    alle tre perle frutto del nostro amore
    Laura, Giuseppe ed Irene

    Notizie Biografiche

    Nasce il 10 giugno1950 a Reggio Calabria, ove risiede. Opera nel volontariato, con l’Associazione Anffas Onlus come consigliera con delega A.B.A. ( Abbattimento delle barriere architettoniche) e di Fund Raising.Relatore per il comitato dei genitori per il diritto alla mobilità al convegno:”Quando la voce non arriva” pubblicato sul web Infocity, delegata dalla Fish Regionale(Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) come relatore al convegno sull’Abbattimento delle Barriere Architettoniche. È consulente associativo. Fa parte della redazione del settimanale “Reggio Quartieri”. Ha esordito con la poesia : Io e  Me, presentata al Centro Culturale Colacrisi :” Premio Sambatello” ricevendo un attestato di merito.

    Prefazione

    Il mondo poetico di Immacolata Cassalia trova le proprie coordinate nelle due dimensioni dell’autobiografismo e dell’attenzione all’altro. Dimensioni imperniate non certo sull’antitesi, bensì sulla ricerca di un punto di congiunzione che consenta alla cifra autobiografica di non rinchiudersi nell’isolamento solipsistico, ma di porsi come consapevole elemento di dialogo e di confronto con l’altro. Nella dimensione dell’autobiografismo rientrano le numerose composizioni

    delle silloge ispirate agli affetti familiari considerati con fine sensibilità, ma anche quelle in cui l’Autrice si analizza e si interroga. Così Io e me si sviluppa intorno alla domanda di fondo chi sei?, interrogazione destinata a rimanere senza risposta esaustiva. Forse, infatti,, l’Autrice è quello che vorrebbe essere, o forse quello che crede di essere,o ancora quello che gli altri credono che sia. In questi termini ella affronta il problema essenziale della propria identità, tentando di delinearla per il tramite del rincorso alle immagini di sé nelle varie età della vita e nei vari ruoli che essa le ha richiesto di interpretare. Al fondo sembra comunque disegnarsi una tenace volontà di vivere, che è fatto personale, certo, ma anche fatto umano in più largo senso, se è vero che anche nell’inferno della Shoah risuona martellante l’affermazione: Eppure voglio vivere. Vivere, peraltro, una vita dignitosa: ecco allora la composizione dedicata a Piergiorgio Welby” ( A … Welby). La dignità della vita è un tema caro alla meditazione poetica della Cassalia e costituisce il punto di congiunzione tra i motivi autobiografici e l’attenzione verso l’altro. Se sul piano personale ella cerca un rifugio nella natura e nel silenzio, auspicato ed agognato come situazione di pace interiore, sul piano del rapporto con l’altro si avvicina ai “ diversi”. Il suo atteggiamento nei loro confronti è improntato non soltanto a caldo senso di umanità, ma alla piena consapevolezza che due mondi così lontani possaono a poco a poco trovare motivi ed occasioni di contatto grazie al “treno” della conoscenza e del sapere, Perché l’ignoranza nei confronti dell’altro, la mancata compressione delle sue peculiarità e delle sue difficoltà alimentano la separazione tra i mondi e precludono la possibilità dell’incontro. Attenzione al mondo dei “ diversi”, quindi, ma anche a quelli dei diseredati di chi vive”nell’inferno di povera gente”(Senza tetto). Quasi che l’Autrice intenda opporre la grande valenza della disponibilità, dell’ascolto e della conoscenza reciproca alla mancanza di fratellanza, in un mondo segnato dal vizio d’origine della violenza. Quella  attuata nel fratricidio perpetrato da caino, il biblico assassinio fondatore della storia umana che sembra destinato a ripetersi ogni volta che gli uomini si rivolgono” lo sguardo/dell’ira”(Fratello). L’Autrice esprime i motivi fin qui accennati utilizzando un dettato poetico lineare. In generale, a parte scoperti echi leopardiani in Primavera e qualche concessione al lessico aulico, il registro stilistico risulta colloquiale, quasi si voglia lasciare il maggiore spazio alla persuasività dei temi, perché si impongono con più incisività all’attenzione di chi legge.

    Prof. Francesca Neri

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  • Raccolgo pezzi di me sparsi un po’ ovunque

    Pubblicazione di silloge poetica assegnata da Rosso Venexiano quale premio alla vincitrice Immacolata Cassalia prima classificata al concorso “Grappoli di vite” bandito il 19/09/2010 e che non, pertanto,non costituisce pubblicazione a scopo di lucro.

    Prefazione

    Nelle liriche di Immacolata Cassalia, varietà di interpretazioni attinenti al campo del simbolismo che hanno i contenuti e i pregi della felicità del racconto d’amore per la vita, o la dolcezza di ricordo per l’amore stesso, in una sobria e significativa ansia di comunicazione. Nell’intersecarsi o distanziarsi con l’abile utilizzo delle metafore, i versi della nostra autrice lasciano sempre intatta l’autonomia comunicativa, in un verseggiare scorrevole, d’originalità ad ampio raggio, intrigante quanto serve a raggiungere lusinghieri approdi ed un successo poetico, dovuto a un brillante disegnarsi in forme sempre più aderenti.

    Biografia

    Immacolata Cassalia nasce a Reggio Calabria ove risiede. È Consulente Associativo. Opera nel mondo del volontariato, al presente con carica di vice presidente dell’Associazione Anffas ONLUS di Reggio Calabria. Fa parte della redazione del settimanale di Reggio Quartieri. Dal suo esordio nella letteratura poetica avvenuta nel 2007 continua a mietere successo uno dopo l’altro, anno dopo anno fino ad oggi. Riconosciuti da molti critici d’arte, i suoi scritti di pregiata fattura, vengono paragonati ai componimenti della poetessa Alda Merini da famose case editrici come l’Aletti, il Filo quest’ultimo citato, la Merini né fu Presidente Onorario. Famosi esponenti della letteratura come Maurizio Cucchi, Franco Loi, Walter Mauro; Giovanni Roboni, Silvio Ramat, Maria Luisa Spaziani, l’hanno inserita nell’antologia degli autori Emergenti Contemporanei Internazionale, una collana che ha venduto 3000 copie. Il giornalista Roberto Rinaldi dichiara: nella scrittura poetica della poetessa- scrittrice Immacolata Cassalia esprime una sensibilità sussurrata da cui traspare la volontà di parlare all’umanità con un gesto umile e sincero. Ella si fa portavoce dell’esistenza umana segnata da ferite dell’anima difficile da rimarginare. Classificata al primo posto al Concorso Nazionale: Grappoli di vite” con la poesia Versa, indetto dal Salotto Culturale Rosso Venexiano, ha conseguito questo commento:” Favolosa, strenuamente dionisiaca, né Catullo, né Bukowski avrebbe potuto meglio”, il premio comporta la pubblicazione di una silloge con 60 poesie della poetessa- scrittrice Immacolata Cassalia che sarà pubblicato dal gruppo editoriale L’Espresso S.p.A. Ha pubblicato una silloge “dal mio scrigno” nel 2007 edito dal Salotto Culturale Belmoro riscontrando un notevole successo. I suoi scritti di poesia, prose poetiche, racconti, favole, premiati in tutte le regione dl’Italia sono pubblicati nei libri e antologie depositati nella Biblioteca di Roma. Gestisce il suo sito web www.echidipoesie.com ove vengono depositati i suoi scritti letterari.

    Per informazioni sulla raccolta, contattate l’autrice: iry-@libero.it

    Essendo un libro pubblicato non a scopo di lucro,tutti i proventi andranno all’associazione Anffas (associazione con disabilità intellettive e/0 relazionali di Reggio Calabria per dare un supporto allo sportello SAI (servizio assistenza informazione) esclusivamente per finalità solidarie, nel campo dell’assistenza sociale e della tutela dei diritti civili a favore della persona con disabilità che non è in grado di autodeterminarsi e della sua famiglia, affinché sia garantito il diritto ad una vita libera e il più possibile indipendente, nel rispetto della propria identità.

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