• Filemone e Bauci

     Ti cerco, ogni volta con ansia più intensa e con maggiore frenesia ti leggo, ti bevo, ti mangio. Ti prendo per mano trascinandoti nei miei sogni, valicando i miei sensi. Quei sogni da sveglio che non possono narrare se non sei chiamato a partecipare. Nell’ombra illustrata, i tuoi capelli dispersi nel letto, senza ordine sono liberi dall’essere presi dai miei pensieri più sconci. Riesco ora a bagnarli da mille sudori, colori e profumi di gesti che fanno rumore di me di te, tenera voglia bambina. Capricciosa e sfrenata passione, spasmodica via del piacere che man mano sale monta ed esplode nelle tue curve toniche tra glutei rotondi. Gestisco il tuo orgasmo al mio piacere. Ti vedo scomposta arrossata, ansimante da troppa passione insolente, solo il tuo sguardo è innocente. Preda, hai imparato a giocare. Con le gambe truccate da calze di seta e vestite di splendide scarpe, con tacchi alti e sottili, passeggi devastando il mio pensiero.

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  •  

    paletot

    Misteriosa era la luna quella sera, mi chiedevo: perché? –  Taceva, pallida perla ove posavo i miei respiri.  Come una lacrima d’un angelo, cedeva il suo chiarore etereo nel silenzio, rilassando i selvaggi rovi intiepidendoli della sua saggezza. Ravvisò una rosa muschiata, tremula voce del pensiero, pescò la sua fragranza stornellandone il desiderio. Mi sollecitava, con le sue mani, ancora bagnate dal mistero a non tacere, adesso che i miei sogni erano muti e ciechi, adesso che le foglie del mattino non facevano più rumore, adesso che ombre arrugginite disegnavano la notte dagli echi delle mie parole cancellate. La guardai supplicante e dai miei occhi esordirono stille purpuree, stille di confessione da ferite inferte, prigioniere del mio volto e delle labbra, riportando nella luce il noi.  Un sogno svanito per sempre nella stanchezza della neve, nella nebbia di un cuore che conosceva solo la tragedia, mentre si chiudeva come un ventaglio la storia inscenata da noi. Singhiozzavo parole chiuse nella ferita di quei cristalli, confessai quel bacio rubato e il seme che cresceva in me da quella sera . Vidi la sua ombra quieta stendersi e seppellirmi in un soave abbraccio. Gemmava, in quell’istante il silenzio nella notte, un vago tremore di stelle bloccavano l’illusione, quando sentii alcuni passi vibrare al contatto delle mie lacrime, mi girai, i giardini sembravano dirmi addio, quando un’ombra bucò la mia muta tristezza. Un canto primitivo suonava ancora di storia, era lui, che vibrava ancora racconti sul mio cuore deserto, mi lasciai andare tra quelle braccia, sapeva e mi aveva cercata, sogno o magia. Ora che il suo nome chiudeva nuovi cammini, quale nuova passione m’attendeva? Volevo leggere solo la luna.

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  •  Sto arrivando-

    Disse la Befana a Pasquale sopranominato Sette Bellezze con MSM.

    Sette bellezze, un siculo colore olivastro con baffi e capelli neri gelatinati, fisico da modello, portava sempre a coppula un capello siciliano per darsi un’aria da mamma santissima, non riusciva a contenere il suo nervosismo nel leggere quel messaggio.

     Ma… ma … proprio ora che aspetto Titti una gnocca di Sorrento a cui ho fatto il filo per tanto tempo e oggi aveva deciso di darmela.

    Azz…comu fazzu ora …rimuginava

      (azz… che faccio adesso)

    Quando Sette Bellezze era nervoso parlava in siciliano.

    Ora ci dicu chi sugnu malatu e chi non cia fazzu.

     (ora gli invento che sto male e che non posso vederla)

    Cosi fece il numero della Befana e incominciò a dirgli:

             Bedda du mi cori, sulu a tia tegnu ti stu cori, occhi di stidda

             (bella del mio cuore, solo a te tengo nel cuore, occhi di stella.)

             Ciaoooo… Pasquale sono quasi pronta

             Ho messo le mutande rosse a cuoricino, le giarrettiere per il tuo bel visino.

             Senti duci occhi di stidda, mi malalai u raffreddori mi pignai…acci..acci.. e to lettu sugnu curicatu cula frevi chi mi i’nfoca

             (senti occhi di stella, sono raffreddato … acci… acci e a letto sono con la febbre alta.)

    Va bene amore mio passo solo un momentino a portanti un regalino.

    Un’ora dopo si udì lo squillo di un campanello Pasqualino Sette Bellezze andò ad aprire.

    Davanti ai suoi occhi apparve una gnoccona… da alza bandiera , aveva un vestito rosso di lamé con una spacca  vertiginosa , un balconcino dove due cocomeri uscivano ad invitare a sedersi a prendere un caffè, due labbra  gelatinose a forma di cuore ove poter posare uno bocchino, lunghi capelli neri che scivolavano sulla scollatura dove s’intravedevano le dune del deserto infocate dal sole,  sbavando, con la lingua  quasi a terra  Pasqualino non riusciva a dire niente udì soltanto

    -Ciaooooo amore mio, piccolo tesoruccio, proprio oggi dovevi star male.

    Riuscì a stento a dire

    -Befanaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!

    Si amore mio sono io non mi riconosci

    Azz comu fazzu mi ti ricunuscu cusì…miiii.. minchiaaa – pensò

    (Azz.  come faccio a riconoscerti così booo.. bona)

    No … veramente io…… cercò di giustificarsi…. la febbre…

    E si amore mio è proprio la febbre… si vede e si sente non parli più neanche il siciliano.

    Be… tesoruccio avevo fatto un bel programmino, ma visto che sei ammalato ho telefonato a Mario per uscire con lui mi aspetta sotto con la Ferrari sai quell’ultimo modello che ti piaceva tanto e lo desideravi come regalo…. purtroppo… la tua malattia… l’ho dovuta regalare a lui… ce ne andiamo a Cortina …a… gli ho comprato anche una baita e passeremo la settimana bianca insieme…. Lo sai a me non piacciono gli alberghi… la gente che ti guarda… chiacchiera… be… ci vedremo tesoruccio.

    Dimenticavo…scusami, scusami tesoruccio mio… dimenticavo il tuo regalo…perdonami… ecco la Ferrari che desideravi è telecomandata, ci puoi giocare anche stando a letto..qui ci sono delle caramelle a menta  ..sai per la gola … per qualsiasi  bisogno ,ti ho lasciato  il numero della guardia medica… ciao..ciao ci rivedremo.. forse..

    Pasqualino Sette Bellezze non sapeva che oggi ci sono tanti chirurgici plastici che fanno miracoli che con 15000,00 € si rifà il seno, con 17000,00 € il naso, 18000,00 € il didietro, 20000,00 € per i denti, 25000,00 € per il viso, un po’ di botulino, liposuzione… certo più plastica che carne ma a chi importa…. si preferisce ad una bambola di gomma fredda o ad uno assolo senza viola.

     

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