Silenziose labbra
versate
le parete intenerii di un volto
scomparso
nel vento azzurro di infinite parole
mentre
soavi uragani di passi
impresse
da lampare occhi danzanti
nel passaggio della sabbia del tempo
divora
nel fuoco di sangue
accumuli di ricordi singhiozzanti
imbuto nero di morenti ceneri
cresciuti nei nidi d’acque
raccolgono lacrime rampicanti
nel segreto di una notte
senza luce
Anche questo crepuscolo
è sciamato
come farzoletti bianchi
dell’addio
mentre palpita
un silenzio innamorato
tra i mulinelli di sofferenza scura
Brilla la luna
su acque erramti delirando
la gioventù perduta
Giunta la notte e inizia a cantare
la stanca vita inutilmente affannata
Nel cupo cuore piovano corolle
baluardi di desideri celati
nell’ombra della terra mai germogliati
ed io scrivo
su questo foglio prigioniero
dei miei pensieri