Non vorrei essere
con questo mio esistere,
ma vive in me,
senza suoni e senza voce,
senza parole che si possono scrivere,
nè musica che si può suonare.
Cammino sui tetti delle strade
a piedi nudi calpestando vetri,
mentre il mio sguardo lacerato
penetra nel desiderio della ragione
Pensieri che lacerano in questo tuo cammino difficile,Fatto di suoni che non hanno voce.
Parole che non si possono scrivere..Una strada dove camminare su schegge di vetro.
Tremendamente bella : Penetra dentro e lascia il segno.
Un abbraccio caloroso a te Imma. Buona giornata.Dora
Molto bella … intrisa di sentimento anche se triste …
un bacio,
raf
Bella
Su questi vetri passeggio le mie lacrime
che in alba riflettono la luce del fuoco mai estinto
Il pensiero ora è teso come la corda di un funanbolo, ora e flessibile e dal giogo armonioso…Il tuo dire dona voce a molti sussurri silenti
E’ sempre bello leggere i tuoi versi!
Un abbraccio
Un abbraccio in questi casi fa sempre bene.
Grazie dei complimenti & c.
Un grosso abbraccio cara Iry.
Mel
il desiderio della ragione, interessante…bellissimo l’incipit…ciao 🙂
il desiderio della ragione, interessante…bellissimo l’incipit
In certi momenti lo vivi di già! Non sarebbe altrimenti, visto che lo desideri più di ogni altro sentire.
Ti ricordo che devi essere una finestra per gli altri.
Eri un’altra e se sei diventata così devi ringraziare le “finestre”.
Siamo finestre o porte in stanze, una dentro l’altra, di un “Castello Interiore”.
Ringraziamo anche la dottoressa dell’Anima: Santa Teresa d’Avila.
Eppure io non l’ho ancora letto, questo suo sentire, ma come al solito ho la casa piena di libri che senza leggerli sono dentro di me, visto che li ho pagati come comune mortale.
(si scrive così? … letto! … o io non mi sono ancora alzato?)
Peccato però non saper scrivere per attirare ad una finestra in cui io sono adesso affacciato per poi spiccare in volo.
Me la vuoi dare tu la spinta?
Pensavo che non fosse stato impresso … visto che dopo è uscita una strana schermata.
Ho temuto di aver avuto una spinta e per essere sicuro mi sono aggrappato ai fili dello stendibiancheria.
Forse stavo cadendo da solo. Ma le ali funzioneranno?
Riproviamo!
Che sorpresa tornare qui nella magia delle tue parole in un sito tutto rinnovato!
c’est magnifique!!!
Un abbraccio
Francesco
Quanto dolore in questa tua breve, ma intensa poesia. Dai, riprenditi; la vita è bella, nonostante tutto! Ciao, un bacio Grazy
“Cammino sui tetti delle strade a piedi nudi…..”
Hai espresso magistralmente il tuo malessere che, credimi, non ti vede sola!
Ci sono storie in ognuno di noi che ci assillano e ci annostra nullano.
Dobbiamo essere eroi e combattere la nostra dura battaglia!
Un caro saluto
Mimmo
Tristemente bella…