Come l’Omero, l’Odissea, i ciondoli
e rasi e foglie, come sperduti
come i sentieri che a volte deviano
come i kamikaze dell’ultima ora,
e poi più niente oltre il movimento
lento del letto.
Ti alzi e ti guardo che cammini nuda.
Cammini sulle punte dei piedi
per lasciare baciare movenze
eleganza, retta d’accorci sospiri
enunciate da stelle, labbra,
schiuse assetate,
sirena cantavi, l’Ulisse, germoglia
dietro a scheletri corpi
nell’eterno su e giù dell’onda
origlia l’eco ore sepolte
la risacca naviga mutevole
Nettuno arpione fati.
ciao iry in questa bellissima poesia ,c’è un canto di sirena 🙂
un caro saluto
Bella poesia, sei brava.
Gazie fiore sei gentilissimo.
baci baci iry
Grazie nonsapiens, benvenuto sul mio sito.
baci baci iry
Grazie per la rosa…
…Mi piace molto questo gentile scorrere di versi, nella delicata carezza di pensieri mitologici:-)
E’ un fiore che ha un significto particolare per me Rosario
baci baci iry
Grazie baronerosso benvenuto sul mio sito.
baci baci iry
bellissime poesie..
spero avrò il tempo per riuscire a leggerle tutte 🙂
un saluto
Grazie carewell, benvenuto in echi di poesia.
baci baci iry